Kit Kat e il nuovo packaging di carta per fare gli origami
Nestle’ Japan ha realizzato un packaging 100% di carta per gli amatissimi Kit-Kat
Negli ultimi anni, aziende di ogni settore si stanno impegnando a rendere i loro prodotti e imballaggi piu’ sostenibili. In linea con questa tendenza, lo scorso Gennaio il gigante food&drink Nestle’ ha annunciato l’impegno ad utilizzare solo imballaggi riciclabili al 100% entro il 2025. Nell’ambito di tale obiettivo, la filiale giapponese di Nestle’ ha recentemente realizzato un nuovo packaging per le popolari barrette di cioccolato Kit-Kat.
Il nuovo packaging
Le confezioni dei dolciumi sono tradizionalmente realizzate in film plastico, che ha un finishing extra lucido. Questa finitura brillante, che attrarrebbe i piu’ golosi, viene realizzata in larga scala perche’ richiede meno energia per la produzione rispetto ai modelli in carta.
Per il nuovo packaging in carta, e quindi opaco, Nestle’ Japan ha avuto un’idea meravigliosa: allegare le istruzioni per trasformare la carta in origami. Cosi’ dopo lo spuntino, anziche’ una cartaccia in piu’ nel cestino, ci ritroveremo una tradizionale ed elegante gru origami sulla scrivania.
Il debutto del packaging ecologico e’ stato negli ultimi giorni di Settembre, solo con i Kit-Kat Mini – con il gusto originale, matcha e cioccolata fondente – che vestiranno per primi il design della gru. Gli imballaggi in carta per i Kit-Kat di normali dimensioni sono previsti per il prossimo anno.
Il “green-marketing” e perche’ siamo arrivati a questo punto
Se l’iniziativa di Nestle’, resa ancora piu’ graziosa dal tocco degli origami giapponesi, e’ sicuramente lodevole e positiva per ridurre il nostro impatto ambientale, non altrettanto positivo e’ quello che c’e’ dietro.
Avete mai sentito parlare di greenwashing? E’ la falsa impressione che un’azienda o i suoi prodotti siano piu’ rispettosi dell’ambiente di quanto in realta’ non siano. Nestle’, uno dei maggiori produttori mondiali di rifiuti di plastica (pensate all’incarto di ogni singola merendina o succo di frutta) si e’ subito accodato a questo trend “eco-friendly”, che in realta’ nasconde del marketing spietato.
L’azienda, con sede in Svizzera, e’ finita piu’ volte sotto i riflettori dell’opinione pubblica mondiale a causa della sua scarsa etica (vedi sfruttamento del lavoro minorile, questione olio di palma, deforestazione…) e pensare che questa svolta “green” sia dovuta a bonta’ di cuore o forte responsabilita’ sociale beh, e’ un po’ difficile da credere.
Resta il fatto che per un colosso della produzione di alimenti come Nestle’, convertire anche solo una minima parte dei suoi imballaggi in materiali riciclabili potrebbe significare un vero cambiamento. Il passaggio a un involucro ecologico per Multipack Kit-Kat nel solo Giappone – che sembra essere il piu’ grande mercato di Kit-Kat con 4milioni venduti giornalmente -dovrebbe ridurre la plastica di circa 380 tonnellate prodotte l’anno.
Paradossalmente, i mostri che hanno creato questo mare di plastica sono anche gli unici che potranno contribuire sostanzialmente alla sua riduzione e, graduale – forse centinaia di anni – eliminazione. Tutto questo ovviamente accadra’ solo se ci sara’ un ritorno e non solo di immagine ma, ancora una volta, economico.
Capite quindi che questi origami, per quanto belli, celano una certa amarezza.