Diario di un viaggio in Giappone… su due ruote!
Ottavio Zani ha viaggiato lungo tutto il Giappone e racconta la sua esperienza in un libro
Chi è Ottavio Zani
E’ sempre bello ascoltare racconti di viaggio, soprattutto se chi racconta è una persona simpatica e diretta, che dice le cose come stanno. E’ questo il caso di Ottavio Zani. Nato 38 anni fa a Temù, provincia di Brescia, Ottavio è guida alpina sulle sue adorate montagne e gestisce un negozio di attrezzature per trekking e sport invernali, la sua vera grande passione oltre a quella per la mountain bike.
Appassionato di viaggi, qualche anno fa il primo viaggio in Giappone, a sciare nella morbidissima neve in Hokkaido, poi tappa obbligata a Tokyo e Kyoto. Tutti noi che ci siamo già stati, sappiamo bene come il Mal di Giappone sia un sentire reale, perché il Giappone è un paese che ti entra dentro e si deposita in qualche anfratto segreto del cuore, per uscirsene di prepotenza quando meno te lo aspetti e ti ritrovi tutto ad un tratto a pensare: “Mi manca il Giappone”.
E’ un po’ quello che è successo ad Ottavio che, con l’idea di una nuova avventura, nello specifico di un cicloviaggio, per mesi e mesi ha avuto solo un nome che gli risuonava in testa: Giappone. Deciso a Febbraio, tempo due mesi per organizzarsi, studiare il tragitto e scegliere la bicicletta più adatta all’impresa, poi la partenza il 24 Aprile. Ritorno 23 Maggio.
Perché viaggiare in bicicletta?
Tra tutti i vari modi di girare un paese, la bicicletta è sicuramente il migliore per conoscere un luogo in maniera approfondita e, allo stesso tempo, girare abbastanza velocemente. Attraversando strade di campagna, metropoli e lungo costa, viaggiare in bicicletta permette di osservare da vicino la realtà del luogo e dei suoi abitanti, ed entrare veramente in contatto con loro, in un incontro ravvicinato.
La scelta della bicicletta prima di intraprendere un viaggio su due ruote è, inutile dirlo, fondamentale. Sempre meglio rivolgersi a professionisti del settore che sapranno consigliare cosa è meglio per le nostre esigenze. Nel suo libro, Ottavio Zani dedica grande spazio a questa tematica e spiega perché alla fine la sua scelta sia ricaduta su una Brompton, una bici leggera e completamente ripiegabile. Fedele compagnia di viaggio, questa biciclettina è ritratta nella prima foto della sezione fotografica alla fine del libro.
“Un viaggiatore esteta” e il suo diario di viaggio
Il tragitto scelto da Ottavio va da sud a nord, tagliando il Giappone in verticale, con tappe nelle città principali, da Nagasaki a Tokyo. Imperdibile la Shimanami Kaido, la ciclabile più famosa del Giappone. Tappa lunga nei pressi del Fuji-san, aspettando il momento più propizio alla scalata. Alla fine, anche una fuga veloce ad Okinawa, l’isola più a sud e raggiungibile solo con un volo interno.
Ottavio scrive il suo diario di viaggio, che poi è diventato il libro, con uno stile pulito e semplice, senza inutili fronzoli. Questo non vuol dire che sia una lettura banale ma, anzi, il testo è corredato da riflessioni poetiche sul viaggio, su cosa significhi essere viaggiatore e sulla vita.
“Mi perdo ad osservare le automobili, le biciclette e le persone che si muovono in città immaginandomi il colore e il sapore di tutte queste vite che si fondono in un’unica e magnifica creatura di nome Tokyo.”
La scrittura è coinvolgente e sembra proprio di accompagnare Ottavio lungo il suo viaggio. Soprattutto nel momento del relax serale, nelle sale comuni degli ostelli a bersi una birra, è facile immaginarsi lì con lui, a sentirlo raccontare i momenti clou della sua giornata.
“Non ho nulla di profondo e di poetico da raccontarvi stasera se non che la vita, quando la si può condividere davanti ad una birra, ha un suono magnifico”
La qualità di questo diario è la spontaneità. Se una giornata è andata storta o qualcosa – una città, l’atteggiamento di una persona – proprio non vanno, Ottavio lo dice chiaramente, sempre rispettoso ma sincero.
Il suo viaggio è poi anche un viaggio attraverso i limiti fisici e mentali dell’uomo. Uno degli obiettivi di questo viaggio era, per Ottavio, la scalata del monte Fuji, riuscita poi a metà a causa delle condizioni climatiche. Avvincente il racconto di come è arrivato, pedalando, fino alla quinta tappa. Poco importa se è tornato giù provato e completamente zuppo di pioggia; scalare il monte era la cosa più importante in quel momento. Ricordiamoci anche che Ottavio Zani è esploratore orizzontale (su due ruote) ma anche e soprattutto verticale, nasce scalatore di montagne, e il Fuji è una montagna regina.
“Essere seduto così distante da casa mia, in questa spiaggia enorme a guardare il monte Fuji credo sia una delle più belle fotografie che porterò a casa da questo memorabile viaggio.”
Il libro
Il diario di viaggio di Ottavio Zani “Un viaggiatore esteta – la bellezza di perdersi tra il respiro dei paesaggi del Giappone” è edito da Compagnia Massetti e acquistabile sul loro sito.
Sono 141 pg ed oltre 60 foto a colori scattate in lungo e in largo per il Giappone. In appendice anche un capitolo utilissimo con consigli per chi vuole organizzare un viaggio fai-da-te in terra nipponica.
E’ un libro che fa venir voglia di prendere e partire alla ventura e sprona anche a superare i propri limiti, proprio come fa Ottavio.