5 libri da leggere ad Agosto 2021
Manca un mese alla fine dell’estate e c’è ancora tempo per leggere qualche libro sotto l’ombrellone o sul divano, cullati dal rumore del ventilatore casalingo. Ecco cinque titoli molto giapponesi …direttamente dal Giappone o da chi lo conosce molto bene.
1) “Per le strade di Tokyo”, Nick Bradley
Titolo originale “The cat and the city” per questo romanzo di debutto dell’inglese Nick Bradley. Bradley è stato expat a Tokyo e dalla sua scrittura emerge il suo amore, non solo per i gatti, ma anche per la cultura giapponese tutta, a partire dalla letteratura.
Il gatto è un espediente letterario che, attraverso i suoi occhi felini, ci fa conoscere le strade e i vicoli di Tokyo e funge da anello di connessione tra le storie di sconosciuti che abitano a Tokyo. Tokyo è infatti lo sfondo di questo romanzo ben scritto, ed appare in tutta la sua gloria, la sua bellezza, la sua magia, ma anche con la sua vergogna e le sue ombre.
E’ un romanzo sull’appartenenza e sulla solitudine, sulla fuga e sulla distruzione, in cui le narrazioni invischiate (e un gatto magico) legano insieme gli angoli di questa metropoli pazzesca.
2) “Tokyo stazione Ueno”, Yu Miri
Dopo “Il paese dei suicidi”, 2020, Yu Miri torna a scrivere di taboo giapponesi e temi scomodi.
Alla scrittura di questo romanzo hanno contribuito le testimonianze che l’autrice ha raccolto tra i senzatetto della stazione di Ueno, ed anche la sua personale esperienza di discriminazioni, di cui è stata vittima in quanto cittadina nata in Giappone da cittadini sudcoreani.
L’autrice da’ voce agli invisibili che vivono ai margini della società, ai senzatetto che come fantasmi sopravvivono nel parco di Ueno a Tokyo, dove i ciliegi fioriscono lungo la strada principale.
Fra questi Kazu, che ha vissuto i suoi ultimi anni nel parco, in compagnia di un’umanità disperata.
Il romanzo si dipana attraverso il flusso di memoria di questo personaggio, fra il Giappone del passato e il Giappone del presente. Kazu ripercorre la sua vita; il duro lavoro per mantenere la famiglia, i lutti che lo hanno colpito.
Un romanzo potente e poetico di un’autrice che va’ tenuta d’occhio.
3) “Un lavoro perfetto”, Tsumura Kikuko
Il romanzo di Tsumura Kikuko racconta della ricerca, spesso vana, di un senso nel mondo del lavoro di oggi.
“Un lavoro perfetto” è un romanzo che ci scorre davanti agli occhi come un film, scritto con ironia e leggerezza.
Una donna che si prende una pausa da quello che non è più il “lavoro perfetto” per lei, e inizia la ricerca di un lavoro che preveda mansioni semplici e nessuna prospettiva di carriera; un lavoro in cui non lasciarsi coinvolgere più dello stretto necessario.
La conclusione è che il lavoro perfetto non esiste; trovarsi bene in un impiego dipende innanzitutto da noi, dalle nostre energie fisiche e mentali.
Un romanzo in cui tanti potranno riconoscersi e bene che la tematica del lavoro stia affacciandosi anche nella società giapponese, da sempre rigidissima sul tema.
4) “Abbandonato sulle strade di agosto”, Itō Takami
Ed ecco il libro che già dal titolo ci trasmette la calura estiva, l’asfalto che ribolle e l’afa che non fa respirare.
Tokyo, in estate, toglie il fiato.
Come piccole oasi nel deserto d’asfalto ci sono loro; i distributori automatici di bibite fresche. Ed è proprio al rifornimento di queste macchinette che lavorano Atsushi e la collega Mizuki.
E’ l’ultimo giorno di agosto, il caldo è insopportabile e fa apparire la città come in uno stallo, così come ad un punto morto è arrivato il matrimonio di Atsushi e la moglie Chieko. L’indomani firmeranno il divorzio. Mentre riforniscono i distributori sparsi per la città, Atsushi racconta a Mizuki la storia del suo matrimonio, partito con grandi speranze e sogni da parte di entrambi e naufragato in un mare di incomprensioni e incomunicabilità.
Per Mizuki, questo è l’ultimo giorno di lavoro a fianco del collega e ascolta con curiosità, incalzando per sapere di più su questa storia andata male, sullo sfondo di una Tokyo dai contorni tremolanti che li avvolge con la sua umidità.
Il libro è un breve (88 pagine) estratto di vita, con dialoghi realistici che ci calano subito nella Tokyo rovente, dove i rapporti umani non sono mai facili.
5) “L’albero dello zenzero”, Oswald Wynd
Una storia di rinunce e di coraggio, scritto in forma di diario e corrispondenze epistolari.
E’ la storia di Mary Mackenzie, una giovane donna scozzese promessa in sposa ad un militare di stanza a Pechino. E’ il 1903 e le donne non possono scegliere molto. Subito dopo il suo arrivo, infatti, Mary capisce che il matrimonio non sarà felice, ma non può certo tornare indietro e intanto rimane incinta.
Durante una passeggiata, conosce Kurihama, il discendente di una nobile famiglia di samurai giapponese. Attraverso i racconti dell’uomo, Mary scopre le meraviglie della millenaria cultura giapponese, un fascino magico e misterioso che le conquista il cuore. Tra i due nasce una relazione ma quando il marito di Mary li scopre, la ripudia e le impedisce di vedere il loro bambino.
Mary si trova così sbattuta fuori dal circolo europeo, donna sola in terra asiatica dove impara a sopravvivere per oltre quarant’anni tumultuosi, tra cui due guerre mondiali e il catastrofico terremoto di Tokyo del 1923. Come un albero di zenzero, che germoglia nei terreni più accidentati, Mary dimostra che la forza di volontà e l’amore di una donna possono tutto.
Cosa augurarvi, se non un “buone letture”? 🙂
Vi lascio il link anche ad un altro articolo sui libri da leggere in estate > QUI