“L’uomo che voleva uccidermi” di Yoshida Shūichi
Un thriller inquietante che ci offre vari spaccati della societa’ giapponese
悪人 – Akunin
Uscito nel 2007, Akunin (titolo originale che significa persona malvagia) ha venduto più di un milione di copie ricevendo importanti premi letterari.
Nel 2010, il regista nippocoreano Lee Sang-il ne ha fatto la trasposizione cinematografica con il titolo di Villain (che è lo stesso titolo con cui il libro è stato tradotto in inglese), premiata con ben 5 Japan Academy Prize.
Il romanzo è un thriller psicologico ben costruito che tiene inchiodati pagina dopo pagina, grazie anche ad una scrittura che fa scorrere il romanzo come se fosse un film.
Chi e’ l’uomo che doveva incontrare?
In una fredda sera di dicembre, Ishibashi Yoshino saluta le amiche per andare ad un appuntamento con un uomo in un parco della città di Fukuoka. Il mattino successivo il suo cadavere viene ritrovato nei pressi del valico di Mitsuse, un luogo impervio, buio e inquietante. E’ stata strangolata. Chi è l’uomo che doveva incontrare al parco?
Solitudini
La sua morte dà il via a una serie di narrazioni fatte dai diversi personaggi del romanzo, ciascuno dei quali ha un ruolo più o meno importante nella ricostruzione delle dinamiche dell’ omicidio.
Queste narrazioni ci raccontano di disagi e solitudini, dell’incapacità di amare e della difficoltà di vivere in una società sempre più complessa.
Ci raccontano dei desideri e delle frustrazioni delle nuove generazioni, in bilico fra tradizione e modernità, contrapposti ai valori dei genitori e dei nonni, incapaci a loro volta di vedere i disagi dei giovani. Una vecchia generazione che vive con dignità secondo i principi tradizionali contrapposta ad una nuova generazione che vive con superficialità le proprie vite segnate da solitudine e alienazione e che della tradizione sembra apprezzare solo il cibo.
La storia di questo romanzo ci presenta uno spaccato della società giapponese contemporanea che dietro l’efficienza e l’ordine nasconde un tessuto sociale disgregato, caratterizzato da solitudine e incomunicabilità generazionale.
Una società dove domina l’ apparenza e il culto degli status symbol, dove il rispetto delle vite degli altri non è importante e si è incapaci di costruire rapporti autentici; Yoshino rappresenta bene tutto ciò, nei rapporti non sinceri con le amiche e nell’ossessione del raggiungimento dello status, arrivando a iscriversi a un sito di dating per vendere il proprio corpo e guadagnare per potersi permettere più di quanto non le consentisse il suo lavoro.
Paesaggi urbani
Il romanzo, scritto con salti temporali e dai diversi punti di vista dei personaggi, è ambientato nella città di Fukuoka, sulla costa settentrionale dell’ isola di Kyushu e si snoda nella desolazione dei paesaggi urbani, fra svincoli autostradali, grandi magazzini e love hotel; luoghi asettici e periferici per una storia dall’atmosfera cupa.
Una storia che è una storia di solitudini ma anche il racconto di un amore impossibile.
Titolo: “L’uomo che voleva uccidermi”
Autore: Yoshida Shūichi
Traduttore: Gala Maria Follaco
Editore: Feltrinelli
Anno: 2017
Pagine: 336
Prezzo: 17 €
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3 commenti
manuenghel
Il libro mi ha appassionato tantissimo, un gran thriller. Non sapevi dell’esistenza del film…. Da vedere!
Viola Rosai
Sii, col fiato sospeso fino al finale! Il film purtroppo non è facilmente reperibile 🙁 Quanto vorrei ci fosse più diffusione di film giapponesi e asiatici.
Viola Rosai
Il film sarà difficile da reperire, ma possiamo provarci! 😉