kyo ani incendio
News dal Giappone

L’incendio alla Kyoto Animation – tutte le info

kyoto animation incendio

I fatti

Alle 10.35 del mattino del 18 Luglio, un uomo di 41 anni ha appiccato il fuoco agli studios della compagnia di animazione Kyoto Animation, situata ad Uji, nella prefettura di Kyoto.

Un intero palazzo in fiamme, fumo nero che esce dalle finestre, urla e gente che corre fuori chiedendo aiuto, ustionata e con il volto annerito. Uno spettacolo terribile.

Dopo qualche ora il bilancio è di 34 morti accertati e decine di ferite, di cui alcuni in condizioni molto gravi. E’ la più grande tragedia di massa accaduta in Giappone dopo la Seconda Guerra Mondiale.

La causa dell’incendio doloso sarebbe un presunto “racconto rubato”

La polizia sta ancora aspettando di interrogare l’attentatore, Shinji Aoba di 41 anni e residente a Saitama, perché è anche lui ricoverato in ospedale in seguito alle ustioni riportate.

L’uomo ha appiccato l’incendio al grido di “Morite!” e, una volta arrestato, ha affermato di aver dato fuoco alla Kyoto Animation perché gli avrebbero rubato alcune sue idee e un racconto, forse un romanzo.

Gli inquirenti sono venuti a conoscenza di alcune e-mail minatorie ricevute negli anni dalla Kyoto Animation, ma non è ancora chiaro se ci sia un collegamento con l’incendio.

Come è potuto succedere?

hideaki hatta
Il Presidente della Kyoto Animation, Hideaki Hatta

Vista la sicurezza che caratterizza praticamente ogni ambiente pubblico e privato giapponese, in molti si chiedono come sia stato possibile che l’assalitore abbia agito indisturbatamente.

Normalmente, spiega il presidente della Kyoto Animation Hideaki Hatta, per accedere agli studios sono necessarie delle ID cards (badge elettronici) ma, proprio quel giorno, il sistema di sicurezza era stato disattivato perché previsto un meeting con partecipanti estranei alla compagnia.

Il dilagarsi dell’incendio

pompieri kyoto animation

La polizia ha detto che l’assalitore è entrato dall’ingresso principale e ha cominciato a spargere benzina in quell’area. L’uomo ha ammesso di aver fatto uso anche di un accenditore per alimentare l’incendio.

Gli esperti sostengono che la natura volatile del liquido e la struttura dell’edificio potrebbero aver contribuito alla rapida diffusione delle fiamme e del fumo, che hanno causato un così alto numero di vittime.

I fumi della benzina riempiono velocemente ogni ambiente e, quando si accendono, il fuoco si diffonde a una velocità esplosiva che può coprire l’intera struttura. Inoltre, le finestre rotte o aperte permettono all’ossigeno di entrare nell’edificio, alimentando ulteriormente il fuoco. Kyoto Animation era dotato anche di una scala a chiocciola che univa i vari piani e anche questa può aver avvantaggiato la forza distruttiva delle fiamme.

Al momento dell’incendio, all’interno dell’edificio c’erano 74 persone e solo sei sono riuscite a fuggire senza riportare ferite.

I pompieri sono riusciti a spegnere il fuoco alle 6.20 am del 19 Luglio.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *